In Medicina narrativa, Rita Charon spiega come si possano integrare le storie dei pazienti nella pratica clinica, e come si possa arricchire la scienza medica con il vissuto e le emozioni individuali.
Titolo: Medicina Narrativa (Narrative Medicine. Honoring the Stories of Illness)
Autore: Rita Charon
Editore: Raffaello Cortina Editore
Pagine: 316 p.
Voto: 4/5
Anno pubblicazione negli Stati Uniti: 2006
Anno pubblicazione Italia: 2019
Acquistalo su Amazon*: copertina flessibile
Le competenze narrative ci permettono di avere un atteggiamento diverso con pazienti e colleghi. […] Cambiamo il modo di raccogliere i dati clinici e di costruire un’alleanza terapeutica. Offriamo, in definitiva, una nuova cura.
La scrittrice: Rita Charon
Rita Charon è un medico internista e docente alla Columbia Univesity, dove attualmente dirige il dipartimento di Medicina Narrativa. Da quasi trent’anni sperimenta, infatti, un originale approccio che va sotto il nome di «medicina narrativa».
Suoi contributi sono apparsi su molti giornali del settore della medicina, tra cui «Annals of Internal Medicine», «Journal of American Medical Association», «The Lancet» e «The New England Journal of Medicine».
L’importanza della narrazione
Rita Charon definisce la medicina narrativa come la capacità di riconoscere, assimilare e interpretare le storie di malattia, per reagirvi adeguatamente. Questa nuova disciplina, almeno per il contesto italiano, fa sperare che il nostro sistema offra terapie più efficaci nel rispetto degli ammalati e di chi se ne prende cura.
Per Jerome Bruner, psicologo statunitense, la narrazione è lo strumento privilegiato della trasmissione culturale; infatti consente di organizzare l’esperienza, di costruire e trasmettere significati. Per Rita Charon il racconto è un alleato insostituibile per conoscere sé stessi ed entrare in relazione con l’altro quando si cerca di dare un significato ai casi della vita morale e mortale.
Si è arrivati alla medicina narrativa passando dai formalisti con la loro analisi scientifica del testo, dagli strutturalisti che ci hanno resi consapevoli che ogni storia è unica e irripetibile, fino al capostipite dei racconti (più volte citato all’interno del saggio) che mettono l’uomo a confronto con la malattia, La morte di Ivan Il’ic di Tolstoj.
Nel romanzo dell’autore russo i medici e i parenti del protagonista non lo ascoltano e non riescono ad essere sinceri con lui fatta eccezione per il servo Gerasim:
La sofferenza dell’uomo giunge attraverso la voce dell’operatore, che gli sta accanto ogni giorno e che è forse il più vicino alla sua esperienza.
I narratori non sono solo pazienti, ma anche parenti, amici, e personale medico sanitario. La medicina narrativa, infatti, funziona in entrambe le direzioni, sia per il paziente che per il curante, e condivide con le strutture narrative la temporalità, singolarità, casualità, intersoggettività ed eticità.
La mia recensione di Medicina Narrativa
Medicina narrativa è un saggio, accessibile ad un lettore non del settore, ma sicuramente interessato a come si possano sposare le emozioni individuali con la medicina.
Il rigore scientifico si percepisce ad ogni pagina e nota bibliografica (sono presenti ben 24 pagine di bibliografia) seppur non si possa parlare di un manuale. L’indice, però, potrebbe essere fuorviante in tal senso. Rita Charon spiega il significato della disciplina e riporta molti casi reali, ma non spiega come si possa mettere in pratica, eccezion fatta per la cartella clinica parallela: una serie di annotazioni che il curante prende al di là della cartella clinica ufficiale.
Tre semplici domande si rivelano particolarmente utili quando si chiede a qualcuno di reagire a una narrazione: “Che cosa vedi? Che cosa senti? Che cosa vuoi sapere?”. Le risposte danno informazioni, facilitano il dialogo.
Al di là di essere un buon saggio, è una buona occasione su cui riflettere. Tante volte, ci si dimentica di chi sta male. I malati non sono solo quelli che entrano ed escono da reparti di oncologia o chirurgia, sono anche le persone sole, abusate e deboli. Il segreto di uno stupro, troppo a lungo celato, può causare molte più malattie di quelle che immaginiamo.
Finché le mie impressioni non si sono tradotte in parole, però, non sapevo quello che di fatto sapevo su di lei. L’idea di una carriera da modella era completamente sbagliata: nella mia storia Luz correva verso qualcosa, in realtà correva via da qualcosa.
L’unica pecca che ho riscontrato, è stata la poca fluidità della narrazione. Rira Charon è citazionista (a volte fin troppo) e in maniera talmente repentina da far perdere al lettore il focus dell’argomento.
Infine, ma non per importanza, la veste grafica, dalla scelta della copertina alla qualità della carta utilizzata, danno valore e pregio ad un libro già di per sé molto valido, arricchendo l’esperienza di lettura.
Aiutami ad acquistare nuovi libri con l’Affiliazione Amazon
*Sono affiliata ad Amazon, dunque cliccando su Amazon e acquistando (entro 24h) Medicina narrativa. Onorare le storie dei pazienti (e/o qualsiasi altro articolo) percepirò una commissione per un massimo del 10%. Tu non avrai alcun costo aggiuntivo, ma Amazon, pagandomi in buoni spendibili sul suo stesso sito, mi darà l’opportunità di per comprare libri di cui potrò parlarti sul blog e sulla mia pagina Instagram.
Ringrazio la casa editrice Raffaello Cortina per avermi fornito la copia omaggio.