Nuccio Ordine mostra come l’ossessione del possesso e il culto dell’utilità finiscono per inaridire lo spirito, mettendo in pericolo non solo le scuole e le università, l’arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali come la dignità, l’amore e la verità. Con un saggio di Abraham Flexner.
Titolo: L’utilità dell’inutile
Autore: Nuccio Ordine
Editore: Bompiani
Pagine: 262 p., Brossura
Voto: 5/5
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Introduzione
Nuccio Ordine, professore ordinario di Letteratura italiana nell’Università della Calabria, ci induce a riflettere su quei saperi ritenuti inutili in quanto non portatori di profitto. Le discipline umanistiche, le lingue classiche, l’istruzione, la libera ricerca, la fantasia, l’arte, il pensiero critico dovrebbero ispirare ogni attività umana. Sono saperi fine a se stessi, che nel’universo dell’utilitarismo, dall’homo oeconomicus, non è facile capire.
L’utile inutilità della letteratura
Che ruolo può ricoprire la letteratura, come del resto gli altri saperi umanistici, in un contesto fondato esclusivamente sulla necessità di pesare e misurare in base a criteri che privilegiano la quantitas?
Perché impiegare denaro in un ambito condannato a non produrre profitto?
Perché destinare fondi a saperi che non apportano un rapido e tangibile utile economico?
Per la sua gratuità e disinteresse, la letteratura potrebbe essere la panacea per i mali che affliggono il nostro secolo come l’utilitarismo, con una crescente desertificazione che soffoca lo spirito o la concorrenza tra gli esseri umani che ha portato alla perdita di quella che una volta era la solidarietà.
Nuccio Ordine qui è volutamente citazionista, persino il titolo è probabilmente preso in prestito da Victor Hugo ne I Miserabili: “Gavroche era in effetti a casa sua. O inattesa utilità dell’inutile“. I suoi interrogativi hanno radici profondamente radicate nel mondo letterario.
Per noi lettori risulta un viaggio, da Shakespeare a Gabriel Garcia Marquez, passando da Dante e Petrarca. Se da una parte ci fa sentire ignoranti per la vastità di riferimenti, dall’altra ci regala, con estrema chiarezza, un quadro della società così com’è e come potrebbe invece essere. Incoraggia chi ha basato gran parte della propria vita sullo studio, e che pensa che oggi sia inutile sul piano del lavoro.
L’università-azienda e gli studenti-clienti
Pagando molto cara la sua iscrizione ad Harvard, lo studente non si aspetta solo che il suo professore sia dotto, competente e valido: si aspetta che sia sottomesso, poiché il cliente è re.
La logica del profitto ha avuto effetti catastrofici anche nel mondo dell’insegnamento. Da una parte i continui tagli alle risorse finanziarie di scuole e università, dall’altra un abbassamento dei livelli di difficoltà per consentire agli studenti di superare gli esami con maggiore facilità. L’università oggi segue una logica aziendalista che trasforma i docenti in manager, mettendo talvolta in secondo piano la qualità della ricerca e dell’insegnamento.
Il disinteresse per la vita dei libri sembra ormai dilagare dappertutto. Il caso italiano della chiusura della biblioteca dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici è l’esempio di come il rigore della spesa venga applicato al momento sbagliato e su ciò che, al contrario, andrebbe potenziato. Come afferma Victor Hugo, non basta solo provvedere “all’illuminazione delle città” perché “la notte può scendere anche nel mondo morale”.
Possedere uccide: Dignitas hominis, amore, verità
Finito lo spettacolo e dismessi gli abiti regali, ognuno ritorna ad essere quello che veramente è nella vita di tutti i giorni.
La ricchezza e il potere generano false illusioni. Ogni giorno, tutti noi, commettiamo l’errore di valutare gli uomini non per quello che sono ma per gli abiti che vestono. Anche in amore cadiamo in errore dimenticandoci il valore della sua gratuità. Ci trasformiamo in uomini gelosi quando si scatena il desiderio del possesso e il bisogno di dominare l’altro. Per illustrare questo pericolo Nuccio Ordine si avvale di Ariosto con l’Orlando Furioso e di Cervantes con il Don Chisciotte.
Nel primo caso Rinaldo dimostra ha amare significa abbandonare qualsiasi pretesa di possedere certezze, scegliendo di credere alla propria amata dimostra di vivere un rapporto fondato sul rispetto e sulla tolleranza. Nella novella del Don Chisciotte, intitolata il curioso impertinente, espone al pericolo della tentazione la moglie Camilla e l’amico Lotario dimostrando che ogni conquista è sempre provvisoria, precaria ed esposta alla perdita.
In conclusione
Tematiche attualissime discusse attraverso la voce di scrittori, poeti e luminari dei secoli passati, ben lontane da essere trattate in modo noioso e accademico. Nuccio Ordine porta in primo piano l’importanza dell’istruzione. Non bisogna studiare per guadagnare, per accontentare gli altri, ma solo per il piacere (ed io aggiungerei dovere) di essere informati. Dalla conoscenza nasce la sicurezza, dalla sicurezza si sviluppa la personalità. In una società dai saperi facili a portata di click, in cui si “amano i libri facilmente procurabili, che si leggono presto, che non richiedono ricerche sapienti per essere compresi” è importante leggere, studiare per essere persone migliori per noi stessi e per la società. Oggi più che mai abbiamo bisogno di individui che parlano con cognizione di causa, perché sanno e non per sentito dire. E’ un libro piccino dal grande contenuto che tutti dovrebbero avere in libreria.
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